08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
leggi...
"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


Bookmark and Share



HOME // < Back

La Bbc «risolve» il mistero del Triangolo delle Bermuda
Un programma riprende le indagini su uno dei più affascinanti tratti dell’Oceano Atlantico, trovando spiegazioni razionali per la scomparsa di alcuni velivoli
MILANO – La BBC mette a segno un duro colpo per i film di
avventura che hanno incollato al piccolo e grande schermo generazioni
di appassionati. Niente più storie di aerei che fanno improvvisamente
perdere le proprie tracce o navi che spariscono da ogni radar. L’alone
di mistero che da sempre avvolge il tratto di oceano compreso tra le
coste della Florida, l’isola di Puerto Rico e l’arcipelago delle
Bermuda sembra essere destinato a perdere parte del suo fascino.
Insomma, il Triangolo delle Bermuda da oggi potrebbe fare un po’ meno
paura.


MISTERO SVELATO – Nella preparazione di una nuova serie
radiofonica per l’emittente britannica sono state rinvenute alcune
prove plausibili per una razionale spiegazione della scomparsa di due
velivoli commerciali alla fine degli anni ’40. Con tutta probabilità,
in un caso si è trattato di inaspettato sovra-consumo e conseguente
esaurimento di carburante, mentre la seconda sparizione sarebbe dovuta
a un problema tecnico derivante dall’architettura molto povera
dell’aeroplano. Circa sessant’anni fa, infatti, i voli commerciali da
Londra alle Bermuda muovevano i primi passi ed erano minati da svariati
pericoli. La tratta necessitava di una sosta carburante nelle Azzorre
prima di ripartire per le ultime due miglia di viaggio, che
rappresentavano all’epoca il volo passeggeri senza sosta più lungo al
mondo, portando i velivoli al limite delle loro potenzialità.



I VOLI RITROVATI – Il 30 gennaio 1948 un Avro Tudor IV della
British South American Airways – un aereo militare convertito a
servizio di linea per le sue scarse garanzie di sicurezza – scomparve
misteriosamente, senza lasciare alcuna traccia di sé né dei trentuno
uomini a bordo. Le investigazioni ufficiali conclusero che l’accaduto
era destinato a rimanere un mistero irrisolto. In realtà, sostengono
gli esperti interpellati dalla BBC, esistono diversi indizi che riportano problemi tecnici e atmosferici
riscontrati dall’aereo ancora prima di giungere nello scalo delle
Azzorre. Il volo, infatti, pare sia stato forzatamente condotto a soli
duemila piedi di altezza, comportando un consumo molto più ingente di
carburante, la cui improvvisa mancanza è la più plausibile imputata di
un imprevisto arresto. Anche per quanto riguarda la seconda scomparsa,
a circa un anno di distanza, il velivolo protagonista era un Avro Tudor
IV. E nuovamente nessuna traccia di corpi o carcassa. Questa volta,
però, si sa che il volo è stato condotto a diciottomila piedi, con
tempo sereno: vanno, dunque, escluse problematiche di carburante.
Secondo chi ha osservato attentamente le carte delle indagini, il
problema in questo caso sarebbe stato di natura puramente tecnica. In
particolare, sarebbe avvenuta un’improvvisa esplosione a causa di una
perdita di vapore idraulico venuta a contatto con il sistema di
riscaldamento. Un’ipotesi possibile dato che all’epoca la sicurezza era
piuttosto approssimativa e non esistevano sistemi antincendio
automatici.



MISTERO A TAVOLINO – In entrambi i casi non si tratta perciò di
ipotesi eccessivamente fantasiose e un’indagine minuziosa sarebbe
potuta tranquillamente arrivare alle stesse conclusioni della BBC.
Tuttavia, non è difficile immaginare che gli stessi inquirenti si siano
fatti condizionare dal mito delle scomparse e abbiano liquidato le
pratiche rifacendosi a ben più affascinanti cause esterne che non hanno
fatto altro che aggiungere un po’ di mistero al tanto temuto Triangolo.


Simone D’Ambrosio

14 settembre 2009(ultima modifica: 15 settembre 2009)

Fonte





Fai una domanda o inserisci il tuo commento:
Nick:
Testo